Il primo bagno del cucciolo: quando e come farlo

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Il bagno di un cucciolo, cane o gatto che sia, è sicuramente un'esperienza da non sottovalutare. A questo proposito è bene sempre informarsi a dovere e chiedere consigli al veterinario o al toelettatore di fiducia. Si deve cercare di conoscere più informazioni possibili e non dare nulla per scontato. La delicatezza da usare durante i primi periodi di vita impone una cura sempre molto precisa e mai superficiale per il benessere del proprio animale. 

Il primo bagno del cucciolo, qualche consiglio

Quale che sia il cucciolo, è sempre opportuno lavarlo e pettinarlo a dovere; il cucciolo va infatti trattato alla stregua di un piccolo neonato, ed è quindi molto importante curare la sua igiene, procedendo per gradi. 

Il consiglio principale è quello di attendere almeno il compimento del secondo mese di vita per il primo bagno del proprio cucciolo. Prima di farlo, inoltre, è sempre consigliato consultare il veterinario, che sarà in grado di valutare e dare i consigli del caso, anche in base allo stato di salute del piccolo. Dopo aver ricevuto l'ok dal veterinario, si potrà quindi lavare il cucciolo ovunque si vorrà, anche in casa, ma non troppo spesso.

Il bagno al cucciolo, infatti, non va fatto con eccessiva  frequenza per evitare di creare problemi di secchezza della pelle e perdita del pelo. Si suggerisce di lavare l’animale una volta al mese, avendo sempre l’attenzione di mantenere una temperatura dell'acqua tiepida, compresa tra i 38.5 e i 39 gradi centigradi

Quando il cane si sporca ma sono passati solo pochi giorni dall’ultimo bagno con acqua, è possibile ricorrere a uno shampoo secco - possibilmente realizzato con ingredienti di origine naturale - in grado di lavare adeguatamente il piccolo, senza necessità di usare acqua, né per il lavaggio, né per il risciacquo.

Come procedere al momento del bagno? Si può partire bagnando con una mano la zona posteriore del corpo dell'animale, per poi passare via via alle zone anteriori e alle zampe. Ci si deve muovere delicatamente, per evitare di creare un trauma all'animale. Bisogna, poi, evitare di bagnare la testa ed assicurarsi di aver eliminato eventuali residui di urina dal corpo. Alla fine del lavaggio, si deve asciugare il pelo accuratamente, usando un asciugamano morbido ed eventualmente un phon alla giusta temperatura e alla giusta distanza dall’animale per non scottarlo (da tenere presente che il cane è più sensibile al calore rispetto all’uomo). Poi, si può passare a spazzolare il mantello con delicatezza. Così facendo si tolgono i peli morti e i possibili residui di sporcizia rimasti. 

Primo bagno del cucciolo, le differenze tra cani e gatti

Il gatto, in particolare, prende il bagnetto come un gioco. Il suggerimento, quindi, è di farlo sentire al sicuro e, nel caso di agitazione, tranquillizzarlo con una carezza. Al termine del processo, si deve fare attenzione nell’asciugare accuratamente il mantello. Infine, nel caso di un gattino a pelo lungo, è bene partire con il bagno solo dopo i sei mesi di vita. Non è per forza necessario lavare l'animale con l'acqua: se le condizioni del pelo lo permettono, è possibile pulirlo anche con un panno umido.

Per quanto riguarda, invece, il cucciolo di cane, bisogna abituarlo al bagno gradualmente. Il consiglio è quello di partire non prima dei due mesi di vita. Tuttavia, si potrebbe anche aspettare di più. Per sciogliere ogni dubbio è bene comunque chiedere al veterinario di fiducia. Il cane risente molto del contatto con acqua e umidità, e per questo si deve prestare molta attenzione.

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